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Seminario di Architettura sostenibile:

la geo-biologia  e medicina dell’habitat

 

e presentazione del libro

TERRA VIVA

“Architettura per evolvere, Cibo per vivere, Alberi per curare”

di

Graziana Santamaria

 

dalle 9:30 alle 18:00

Sabato  13 Aprile 2013

Masseria- Resort “Quis ut Deus” Crispiano (Ta)

 

Organizzazione - Curatore

LAB.arch       

dell’ architetto  Ciro Masella

 

 

La scuola fondata in Grecia da Ippocrate nel V sec. a.C. indicava come fattori essenziali per la salute dell’uomo: la qualità dell’aria e dell’acqua oltre al corretto inserimento delle costruzioni nella topografia del terreno.

La terra è un essere vivente il cui sistema biologico è formato da correnti energetiche di natura diversa, da reti telluriche e cosmiche che entrano in relazione con l’uomo, l’urbanistica e l’architettura, il mondo animale, vegetale e minerale. Oggi ricorriamo a termini come architettura bioenergetica, sostenibile, bioarchitettura, bioedilizia, ecologia, cibi bio, agricoltura biologica, per definire ciò che invece da sempre ha avuto la dignità di una disciplina conosciuta dagli antichi maestri, dagli albori della storia alla presunzione tecnologica attuale.

 

Il libro e quindi il seminario  intendono  collegare l’attualità al sapere antico, individuare il nesso che unisce la costruzione di antichi villaggi antropomorfi africani con l’attuale Brasilia, collegare l’energia dei luoghi ai suoi prodotti e alle tradizioni, e all’importanza dell’acqua e della sua memoria nella caratterizzazione della vitalità di tutta la filiera dall’urbanistica, al comparto turistico, agli alimenti. Un cammino alla ricerca di “un filo rosso” che unisca la storia dell’architettura, della geobiologia, alla lettura energetica dei luoghi e dei suoi prodotti alla vitalità della Terra e porga una speranza di vitalità dei suoi abitanti animali, vegetali e minerali. Alcuni argomenti di questo libro fanno parte del corso sperimentale “Salus per Gaia”, avviato nella primavera 2012 in collaborazione con il CITTAM (Centro Interdipartimentale di ricerca per le Tecniche Tradizionali in Area Mediterranea) dell’Università Federico II di Napoli, che l’autrice sta divulgando anche in altre città italiane.

 

L’organizzatore Architetto Masella  ha scelto Crispiano (Ta) per la presentazione del libro e sede del seminario geo-bio, perché si vorrebbe che fosse il sud a diventare referente di “CASA VIVA proprio da Crispiano,  e non da Bolzano, diventato referente tecnico di “casa clima”. L’organizzazione ha ottenuto il patrocinio della Regione Puglia,  dell’Ordine degli Architetti della provincia di Taranto e seguita e patrocinata anche dal GAL  Colline Joniche,

sponsorizzata da Bioedilapulia, Siffanto Design (oggetti contemporanei)  Pimar (pietra leccese) oramai nota per avere collaborato con i famosi architetti Renzo Piano, Philippe Stark e Alvaro Siza.

 

Il Seminario si occuperà di far comprendere a tutte quelle professionalità che si relazionano con il mondo vivente (architetti, ingegneri, medici, agronomi, veterinari, naturopati, chef,produttori del comparto alimentare, allevatori, coltivatori, ecc.) la relazione olistica tra l’ambiente e le nostre azioni intese come costruzioni, coltivazioni, produzioni di cibi, o di luoghi che dovrebbero essere rigeneranti e di conseguenza ne deriverà anche un nuovo modo di “leggere” i luoghi e comprenderne le energie da far fruire ai visitatori, quindi un innovativo approccio al marketing turistico.

 

Insieme frequentando il corso, faremo un percorso cercando risposte che spesso abbiamo accantonato o

addirittura rimosso perché “non spiegabili razionalmente”.

 

Quanti di noi hanno ristrutturato attività commerciali che in quel punto preciso della strada avevano sempre (malgrado il cambio di gestione)

risultati economici insoddisfacenti?

 

A quanti di noi è capitato di operare in abitazioni i cui proprietari vengono colpiti ripetutamente e “inspiegabilmente” da malattie o da divorzi? A quanti medici, naturopati, veterinari, ecc. è capitato di non aver elementi per comprendere patologie che esulano dai protocolli?

 

Perché in alcuni punti della terra ci sentiamo bene e in altri sia che si tratti di luoghi naturalistici o abitazioni

“eleganti” ci sentiamo a disagio?

 

Chi è interessato a comprendere i molti aspetti che non ci hanno insegnato all’università, con un

atteggiamento olistico di collegamento tra le scienze non solo architettoniche e il vivente ed ha voglia di imparare anche ad usare opportuni strumenti di misura, lo potrà fare durante la presentazione del 13 aprile 2013, qui in Masseria Quis Ut Deus.

Arch. Graziana Santamaria nata a Genova si è laureata con lode a Genova con una tesi sull’uso dell’energia solare passiva.Ha ricoperto ruoli di coordinatore settore engineering per S.E.I.C.O.M. S.p.a (Zanussi –Eternit-Costa&Romanengo all’età di 23 anniHa insegnato all’Università Federico II di Napoli dal 1980 partecipando ad attività seminariali e di approfondimento specialistico sull’uso delle energie rinnovabili, dove tutt’ora svolge, come professore a contratto, corsi di approfondimento e lezioni ai Master specialistici occupandosi dell’insegnamento e applicazione della procedura geo-bio. Ha svolto attività di consulenza e progettazione secondo la procedura geo-bio per diverse aziende,  Enti,  ristoranti,  alberghi,complessi turistici, Beauty Farm.

Collabora con il Parco del Cilento e vallo di DianoHa redatto piani di localizzazione e delocalizzazione di impianti per la telefonia mobile(Comune di Venosa, Comune di Potenza).

 

Socio unico  società: GEO-BIO® RICERCHE s.r.l.Vice presidente e responsabile ambiente e sicurezza del centro ricerche socio-psicologiche e criminologico forensi: THEMISCRIME Responsabile Ambiente di UNIMPRESA (Unione nazionale di imprese) Segretario generale GEO BIO UNIMPRESA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La terra è un essere vivente il cui sistema biologico è formato da correnti energetiche di natura diversa, da reti telluriche e cosmiche che entrano in relazione con l’uomo, l’urbanistica e l’architettura, il mondo animale, vegetale e minerale. Oggi ricorriamo a termini come architettura bioenergetica, sostenibile, bioarchitettura, bioedilizia, ecologia, cibi bio, agricoltura biologica, per definire ciò che invece da sempre ha avuto la dignità di una disciplina conosciuta dagli antichi maestri, dagli albori della storia alla presunzione tecnologica attuale.

Questo libro intende collegare l’attualità al sapere antico, individuare il nesso che unisce la costruzione di antichi villaggi antropomorfi africani con l’attuale Brasilia, collegare l’energia dei luoghi ai suoi prodotti e alle tradizioni, e all’importanza dell’acqua e della sua memoria nella caratterizzazione della vitalità di tutta la filiera dall’urbanistica, al comparto turistico, agli alimenti. 

Un cammino alla ricerca di “un filo rosso” che unisca la storia dell’architettura, della geobiologia, alla lettura energetica dei luoghi e dei suoi prodotti  alla vitalità della Terra e porga una speranza di vitalità dei suoi abitanti animali, vegetali e minerali. 

Alcuni argomenti di questo libro fanno parte del corso sperimentale “Salus per Gaia”, avviato nella primavera 2012 in collaborazione con il CITTAM (Centro Interdipartimentale di ricerca per le Tecniche Tradizionali in Area Mediterranea) dell’Università Federico II di Napoli, che l’autrice sta divulgando anche in altre città italiane.

Foto di Alberto Izzo ©

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Foto di Pierluigi Chindemi ©

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Foto di Alberto Izzo ©

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Foto di Ciro Masella ©

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Intervista dell’ architetto  Ciro Masella  alla Prof Arch Graziana Santamaria , bioarchitetto esperta in geobiologia e medicina dell’habitat – titolare esclusiva della procedura di qualità ambientale geo-bio®

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Puglia come punta di diamante , dal punto di vista energetico cosa vuol significare?

La Puglia è una terra di particolare valore energetico. Ne abbiamo immediata percezione sia dalla operosità dei suoi abitanti che si distinguono da molte altre regioni del sud, che dal suo territorio che non a caso è attraversato dalla linea Micaelica che secondo me contribuisce a renderla una terra speciale.

 

La Puglia è pregna di positività in cui è possibile applicare la procedura di qualità ambientale geo-bio®, spiegaci meglio cosa intendi.

Come ti dicevo sia il luogo che gli abitanti godono di una particolare energia che dovrebbe essere mantenuta e che con la procedura di qualità ambientale geo-bio® si può applicare e replicare anche se in modo sempre diverso a qualsiasi scala, mantenendo così quell’energia antica, quello spirito dei luoghi, che potranno dare origine anche a nuovi interventi ma con la capacità di non tradire mai le sue origini, con “un’anima” che potrà identificare sia dal macro al micro intervento. Con la certificazione geo-bio® la Regione,  il Comune, l’edificio, la filiera, il prodotto  saranno oggetto di un percorso virtuoso che ha come fondamento l’ecosostenibilità sia nelle procedure eticamente ed ecologicamente sostenibili, che nella loro realizzazione.

 

La procedura di qualità ambientale geo-bio® è composta da 5 fasi ce le elenchi e ci spieghi di volta in volta il loro significato:

  1. geo-biorilevato®: è la prima fase di monitoraggio del luogo da edificare, propedeutica a tutte le fasi successive di progettazione funzionale, statica, costruttiva, impiantistica, bioclimatica e di ottimizzazione delle risorse.

Si tratta di un monitoraggio geo-biologico , bio-energetico, grazie al quale potremo individuare gli elementi inquinanti naturali (tra cui: il radon, la radioattività, e quelli artificiali come l’inquinamento elettromagnetico ecc). Inoltre potremo avere uno screening della tipologia del terreno, delle faglie, dell’andamento delle acque sotterranee della presenza di resti archeologici (senza scavare!) che e concorrerà alla comprensione e alla ottimizzazione della soluzione di problematiche per le quali con le conoscenze in uso  si dovrebbero trovare rimedi tecnologici con relativi aggravi di costi e ottenimento di risultati che riteniamo essere solo parziali poiché non tengono conto del danno biologico creato dai fattori ambientali perturbanti sugli esseri viventi.

Individuati tutti i 50 elementi  che compongono il monitoraggio si avrà una documentazione cartacea e digitale che sarà la base di partenza per la progettazione esecutiva, che potrà essere fornita ai vari specialisti (strutturisti, idraulici, elettricisti, ecc) che potranno su indicazione geo-biologica evitare i punti che amplificherebbero il danno biologico dovuto alle emissioni inquinanti sia naturali che artificiali. Ad esempio l’idraulico non dovrà far passare le condutture o le fecali in alcuni punti, l’elettricista dovrà evitare di far passare le tubazioni sui vettori geodinamici, si dovrà tener conto della presenza di radon e farlo fuoriuscire solo dove verrà identificato, si dovranno posizionare i materiali in funzione delle tipologie del terreno (non si possono applicare materiali rigidi ad esempio al limite di una faglia perché si fessurerebbero).

  1. La seconda fase è la geo-bio schermatura®: ovvero la schermatura sia da emissioni elettriche ed elettromagnetiche, che da elementi di perturbazione naturale i quali andrebbero ad interferire con quelli artificiali. Si dovrà schermare e progettare adeguatamente ad esempio la localizzazione della centrale termica (anche se alimentata da fonti rinnovabili!), delle apparecchiature che necessitano di energia elettrica e verificare nell’intorno eventuali interferenze. Si dovranno schermare le radiazioni artificiali (in alta, bassa frequenza, microonde, radio ecc.) emesse ad es. da apparecchiature elettriche. Si dovrà tener conto nella fase progettuale della localizzazione delle apparecchiature per evitare la diffusione dell’inquinamento attraverso le linee di conduzione dell’energia naturale (reti geodinamiche ecc.).

  2. Geo-bio-riequilibrio®: è la terza fase in cui si dovrà provvedere a mettere in equilibrio gli elementi (acqua, fuoco, terra, aria) sia con interventi e indicazioni relative all’uso di materiali, di onde di forma, di uso consapevole dei colori e dei percorsi, che di alcune regole di Feng-Shui o di Vastu. L’analisi delle funzioni, dove gli orientamenti dovranno essere ottimizzati in base alla relazione con i punti cardinali e alle caratteristiche energetiche delle diverse attività. Importante è l’uso del verde e dell’acqua come riequilibrio ambientale, il giardino come “guadagno termico”. Il concetto più innovativo in questa fase è l’uso del verde come “dendroterapia”, si possono misurare le compatibilità degli alberi con le esigenze della committenza, e progettare in funzione sia dell’aura degli alberi che scegliere le attività funzionali in base alle caratteristiche delle diverse essenze con i principi geo-bioterapici. Questa fase si pone come verifica successiva alla progettazione di massima e come indicazione per la progettazione esecutiva.

  3. Geo-bio-progettazione®: questa è la quarta fase conosciuta come bioarchitettura, ovvero l’applicazione di quei principi di ecosostenibilità ambientale che qualificano un’immobile come “essere vivente in armonia con madre terra”. In questa fase si dovrà provvedere all’analisi delle funzioni in relazione alla progettazione bioclimatica, al benessere igrotermico con studio della distribuzione dell’aria, analisi dei flussi e degli ostacoli, all’uso di elementi di mitigazione naturale, all’ottimizzazione della gestione delle risorse (come il risparmio idrico con la differenziazione degli impianti, e vasche di accumulo), all’uso dell’energia solare, all’orientamento eliotermico, uso della geotermia. Particolare attenzione dovrà essere posta nell’uso della luce naturale sia come risparmio energetico che come elemento coadiuvante al benessere psicofisico facendo attenzione ad utilizzare luce “viva” ovvero che passi attraverso opportune “onde di forma”. Inoltre i materiali scelti dalla committenza potranno essere verificati e misurati in funzione del loro grado di sostenibilità ambientale e di compatibilità con le attività previste, il luogo e gli elementi e soprattutto si potrà misurare la compatibilità biologica con il committente.

  4. Geo-bio-costruzione®:è la fase finale caratterizzata principalmente dall’individuazione di materiali ecosostenibili, con scelte che potranno diminuire i costi iniziali (utilizzando materiali locali) ed innalzare il livello di coscienza delle maestranze (scegliendo ad esempio lavorazioni artigianali e materiali del luogo).

 

Inoltre il controllo del geo-bio-cantiere potrà concorrere alla diminuzione di rischio incidente (diminuzione di costi e vite) in quanto grazie al monitoraggio eseguito nella 1° fase, si possono ridurre gli effetti dannosi degli incroci delle reti geodinamiche (punti cancro) che in questa fase possono concorrere a una minore concentrazione delle maestranze che proprio in quei punti (diametro di 21 cm. ) potrebbero avere un incidente.  Inoltre si avrà cura di scegliere lavorazioni che non creino impatto ambientale e relativi costi di discarica e trasporto dei rifiuti che potranno essere opportunamente riciclati.

 

Parlaci delle applicazioni del brevetto geo-bio® e in quali settori può essere applicata la procedura

Come già ti ho accennato è una procedura e come tale applicabile dal macro al micro, quindi può essere utile dalla programmazione di BIO urbanistica , in quanto la localizzazione di una discarica ad esempio necessita di un’energia diversa da quella di un asilo nido o di un ospedale o di un carcere! Per il micro può essere usata per verificare tutta la filiera e quindi possiamo misurare l’energia vitale di un frutto coltivato in un terreno esente da perturbazioni e nel quale viene immessa un’acqua energizzata che crea una sorta di “armonia “ ambientale che allontana i parassiti. Ovviamente una certificazione dell’energia vitale farà la differenza nel momento in cui si darà un valore commerciale al prodotto geo-bio® , indifferentemente se è un territorio comunale, un edificio, un uliveto, un manufatto, o un cibo di cui potrà essere misurata l’energia vitale.

 

Il colore, la pietra, la ceramica sono elementi del nostro progetto architettonico, il colore è uno dei 50 elementi costituenti l’analisi della Procedura Ambientale Geo-Bio®, insieme anche ai materiali utilizzati, parlaci di questo.

Il colore così come altri elementi armonizzatori dovrà essere visto in risonanza con chi dovrà vivere in quell’ambiente, così come la pietra e la ceramica. Questi elementi apparentemente “accessori” sono degli importanti ri-equilibratori ed armonizzatori, solo che l’architetto dovrà “fare un passo indietro” nel senso che la scelta del colore, di una pietra o di una ceramica secondo la procedura geo-bio® dovrà essere un elemento di “aiuto energetico” al committente, pertanto dovrà essere in risonanza con lui e ciò si può ottenere misurandone la compatibilità.

 

L’applicazione della procedura ambientale del brevetto geo bio® ci dà degli indicatori di successo della stessa una volta applicata, ce ne parli.

Si, potrei farti un lungo elenco ma ti basti sapere che oltre a casi di guarigioni da sindromi da edificio malsano come le cefalee, l’insonnia , le allergie, posso dirti che addirittura i locali commerciali hanno un incremento di vendita e di guadagno che va da un minimo del 15/20%! Questo si spiega perché il nostro corpo in un ambiente equilibrato non deve sprecare energie a combattere le geopatie, ma si potrà focalizzare nell’azione che deve fare, ovvero dormire (no all’insonnia) , studiare (maggiore concentrazione) , acquistare (maggiore decisione nella scelta) , lavorare (maggiore redditività), concentrarsi (minori incidenti.

 

Hai realizzato dei Protocolli di Intesa riguardante l’applicazione del Brevetto geo-Bio® con FIABA (fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) , Centro Ricerche socio-psicologiche e criminologico-forensi, con il CITTAM (Centro Interdipartimentale di Tecniche e Tecnologie in area Mediterranea) dell’Università Federico II; parlando della Regione Puglia cosa ti viene in mente?

Io credo che il punto di inizio di qualunque attività innovativa sia la formazione. Pertanto vista l’apertura di questa Regione e il successo del seminario svolto questa primavera nella vostra terra, potremo iniziare da qui e magari da quest’Ordine professionale con la proposta dei corsi di aggiornamento per architetti che trattino questi argomenti. Naturalmente questo significherebbe un arricchimento per questa regione che vedrebbe applicate non solo tecniche esco sostenibili ma vedrebbe innalzato il già buon livello di coscienza. Questa proposta che sembra un’ideale filosofico, nella realtà significa tutta una serie di minori incidenti, di minori malattie, di maggiori guadagni e di una nuova proposta di turismo assolutamente appetibile da popoli del Nord Europa che auspichiamo  di avere come ospiti. La formazione continua ormai è obbligatoria, e penso che far partire dal Sud un livello così alto di specializzazione e rispetto ambientale ci ponga come esempio e ci caratterizzi per la vera essenza delle nostre genti: intendo dire che potremmo superare il concetto “Casa Clima” proposto da Bolzano con il concetto “Casa Viva” che rende evidente la differenza qualitativa di un popolo che è in collegamento con l’Europa grazie a Monte Sant’Angelo e vive su fondamenta della Magna Grecia!

 

Di cosa ti occupi oltre alla professione di Architetto?

Direi che cerco di applicare nel quotidiano i miei ideali. Come penso traspaia dalla nostra conversazione, io sono una sostenitrice della formazione, che perseguo sia in ambito universitario alla facoltà di Ingegneria di Napoli, sia in seminari presso altre università straniere (Brasile, Cuba, ecc). Inoltre per far percepire cosa significa vivere in una casa,  giardino, orto, frutteto geo-bio® ho aperto un BIO-b&b che si chiama Casa Gaia Sorrento BIO Vacanze (www.sorrentobiovacanze.com). Il motivo di questa scelta è proprio quello di far percepire come si vive in un luogo esente da campi elettromagnetici artificiali, con l’armonizzazione e il riequilibrio di quelli naturali. In questo luogo ho una sala anche per svolgere corsi e seminari, che ovviamente hanno un risultato migliore di quelli svolti in città con inevitabili perturbazioni elettromagnetiche, di inquinamento outdoor ecc.

 

Quali sono i riconoscimenti da te ottenuti nell’applicazione della procedura ambientale geo-bio®? So che Li hai avuti dal ministero dell’ambiente, dall’università di Napoli, dal parco del Cilento.

Si il Ministero dell’Ambiente ha riconosciuto la procedura di qualità ambientale geo-bio® come “buona pratica per la salvaguardia della salute”, con l’università Federico II collaboro insegnando le applicazioni della procedura geo-bio® sia nei seminari di specializzazione dei corsi di Ingegneria Edile-Architettura sia nel master internazionale MacLands sui paesaggi Culturali che si svolge 6 mesi in Italia (a Na), 6 mesi in Francia, 6 mesi in Germania. Con il Parco del Cilento ho applicato la procedura geo-bio® a interventi (un orto botanico dove ho cercato l’acqua per irrigare, un acquario ecc) finanziati dalla Comunità europea, poi a Napoli a Bagnoli Futura dove anche qui, oltre ai vari elementi monitorati ho ricercato le acque termali e l’andamento dell’acqua di mare per ottimizzare la distanza per l’approvvigionamento di quest’ultima all’acquario. Ora sto partecipando a bandi per l’efficientamento energetico ma fatto secondo i criteri di qualità geo-bio®.

 

Mi piace pensare metaforicamente, che l’architettura sia come un “filtro” e che stia nel mezzo tra le energie telluriche della terra e quelle cosmiche del cielo, facciamo una riflessione su questo.

E’ proprio così! L’architettura non è semplicemente un involucro più o meno bello, ma una macchina di trasformazione energetica che può contribuire oltre alla buona salute e prosperità economica anche all’innalzamento del livello di coscienza di chi la vive.

 

A cosa dovremmo fare attenzione noi architetti quando costruiamo una casa?

Secondo me noi architetti abbiamo un ruolo fondamentale nella società, e dovremmo riappropriarci di quel ruolo di “pontifex” che avevamo e che ha fatto sì che fossimo dei costruttori di cattedrali e di edifici che non erano solo involucri ma libri di pietra che potevano essere decodificati da chi aveva occhi per vedere…

 

Nella situazione di gravi incertezze nazionali, sotto tutti i punti di vista, parafrasando la definizione che Carlo Giulio Argan dà all’architettura, “quale prefigurazione dell’idea”, traslandola in un contesto più aperto “ambientale”  pensi che l’applicazione del nuovo rapporto tra l’uomo e la natura (concetto  che gli antichi avevamo già espresso significativamente), possa  rendersi alternativo nel contesto Tarantino?

Si io sono fiduciosa che se ci riappropriamo dell’armonia, dell’equilibrio tra uomo e natura sapremo trovare la via che ci faccia uscire da questa crisi che dobbiamo vedere come una opportunità di cambiamento. Ovviamente il cambiamento potrà essere tale solo se si cambieranno gli strumenti, e qui torniamo alla mia idea di formazione ed innovazione nell’approccio.

 

La tua società geo-bioricerche s.r.l., applica la procedura ambientale geo-bio® (tramite l’applicazione del tuo brevetto) e può certificare i corsi formativi intrapresi dall’Ordine degli Architetti, per esempio tramite la società stessa;

secondo te alla luce della nuova riforma dell’ordinamento in fase di ultimazione (si pensa nel 2014) , circa i crediti formativi obbligatori per gli Architetti, vedi praticabile qui a Taranto tale iniziativa?

Assolutamente si! La società geo-bioricerche s.r.l. è Associate Member of the International Network for Traditional Building, Architecture & Urbanism (INTBAU), inoltre è Iscritta allo schedario Anagrafe Nazionale delle Ricerche Art.64, (comma1,DPR 11luglio 1980 n.382) con il codice 60695WWG pertanto nella legge sulla formazione continua è previsto che una società di ricerca (ritenuta al pari di una università) possa svolgere i corsi che dovranno essere accreditati da un Ordine degli architetti o dal Consiglio Nazionale.

 

In sintesi credo che la Puglia abbia potenzialità enormi e proprio da Taranto, che vive una realtà di “crisi ambientale” potremmo dare una risposta che parta proprio da una procedura di qualità ambientale come quella geo-bio®!

 

 

Sponsor - PIMAR

Pi.Mar. s.r.l. 
Sede legale: Via Manzoni, 32 73020 Cursi (Lecce) - Italy
Uffici e produzione: S.S. Lecce - Maglie 
usc. Melpignano Staz. 73020 Melpignano (Lecce) - Italy
Tel. +39 0836 483285   +39 0836 429673   +39 0836 426555
Fax +39 0836 429926
www.pietraleccese.com     info@pietraleccese.com

 

 

SEMINARIO 13 APRILE   del Prof. Arch. Graziana Santamaria

Tema :   ARCHITETTURA SOSTENIBILE  (GEO-BIOLOGIA E MEDICINA DELL’HABITAT)

ORGANIZZAZIONE  E CURA  :       Arch. Ciro Masella  

  • PATROCINIO  REGIONE PUGLIA

  • COMUNE DI   CRISPIANO

  • COMUNE DI   GROTTAGLIE        

  • ORDINE ARCHITETTI –PIANIFICATORI – PAESAGGISTI –CONSERVATORI PROVINCIA DI TARANTO

  • GAL COLLINE JONICHE

http://www.architettitaranto.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=669:geo-biologia-seminario

           

http://www.galcollinejoniche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=313%3Aseminario-dimostrativo-sulla-geobiologia-tenuto-da-geo-bio-ricerche-srl&catid=70&Itemid=202#contenuto                                                                              

 

CONDIVISO E COMUNICATO -COLLEGIO DEI GEOMETRI TARANTO http://taranto.geometriapulianet.it/Eventi/3696.aspx

CONDIVIDETE SU FACE BOOK :

https://www.facebook.com/events/124004111121081/

CONDIVIDETE CON:

http://www.masseriaquisutdeus.com/index.php?qud=eventi&v=61

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http://www.oraquadra.it/cultura-e-spettacolo/59-cultura-e-societa/3931-qterravivaq-il-libro-dellamore-per-la-terra-e-per-la-vita.html

http://www.windor.it/tag/graziana-santamaria/

 

LINK UTILI

http://www.masseriaquisutdeus.com/index.php?qud=home

http://www.architettitaranto.it/

http://www.iacc-italia.org/

 http://ciromasella.wix.com/architetto

http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/recensioni/feng-shui-bioarchitettura-scienze-criteri-281.html

 

Realizzazione Giornale On-line "Oraquadra" - Giornalista Lilli D'Amicis

SEMINARIO "DESIGN E CERAMICA"_Liceo Artistico Calò_ patrocinio ADI_ RELATORE

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